I primi traguardi
Meccanotecnica inizia la produzione di fusibili per impieghi civili, da lui ben conosciuti: non a caso, il suo primo cliente è proprio la stessa Stigler-Otis. L’azienda, come sempre accade, inizialmente è una piccola realtà, con una sede modesta nel centro di Codogno e una decina di collaboratori, ma la sua crescita è incredibilmente rapida. La produzione si amplia e presto iniziano le forniture di componenti anche per il settore auto, a partire dall'Alfa Romeo.
Antonio Falchetti rimane al comando dell’azienda da lui creata per circa vent’anni, godendo anche dell’aiuto dei figli. Il primogenito Umberto, laureato in ingegneria elettrotecnica nel 1959, inizia ad affiancare il papà prima di terminare gli studi. Nel 1956, con l’intento di far conoscere il marchio e i prodotti MTA, compie un viaggio in tutta l'Italia. Rimarrà legato alle vendite sempre, oltre che Amministratore di MTA. Giuseppe, laureato in architettura nel 1962, ricopre invece per anni il ruolo di responsabile dell’ufficio acquisti ed è l’autore dei progetti di espansione del 1966 e della nuova sede dell’83 e di molti altri progetti per MTA in Italia e all’estero.
Dal primissimo e piccolo capannone, Meccanotecnica Codognese trasloca in un impianto più grande nel 1958, dopo soli quattro anni dalla fondazione; poi, nel 1966, alla presenza delle autorità viene inaugurato un grande ampliamento, che consente di dare all’azienda una struttura ben organizzata e all’avanguardia per la sua epoca.
Con la crescita arrivano commesse importanti e la partecipazione alle Fiere del settore; del 1967 è la prima presenza, con una semplice vetrinetta espositiva, al Salone dell’Auto di Torino. Eventi che consentono di far conoscere il brand anche all’estero e di accrescere il volume delle forniture. Nel 1969, dunque, il marchio è registrato sia in Italia, sia in altri Paesi.